Il Decreto Fiscale n. 146/2021 approvato in via definitiva il 15 dicembre 2021, ha spostato la data di fatturazione
Pec obbligatoria per le aziende dal 1°ottobre 2020
Dal 1° ottobre è obbligatorio da parte delle aziende e dei professionisti comunicare il proprio domicilio digitale al Registro delle imprese. A stabilirlo è l’articolo 37 del Decreto Semplificazioni (Dl 76/2020) che ha ottenuto la fiducia di Camera e Senato,diventando così definitivamente legge.
Cosa si intende per domicilio digitale?
Questo termine viene introdotto proprio dal Decreto Semplificazioni e sta ad indicare l’indirizzo di Posta Elettronica Certificata riconducibile in modo univoco ed esclusivo all’azienda o al professionista che la utilizza. Funziona allo stesso modo della sede legale ma in questo caso è virtuale. E come la sede legale deve riferirsi ad un preciso indirizzo fisico così il domicilio digitale sarà rappresentato dalla PEC l’unico strumento in grado di garantire certezza, sicurezza e univocità del dato a chi la utilizza.
L’importanza di dotarsi di un indirizzo di Posta Elettronica Certificata
Le aziende e i professionisti che non si adegueranno al Decreto rischiano sanzioni molto elevate che vanno dai 250€ fino ai 2000€. Già a partire dal 2008 per le imprese era previsto l’utilizzo della PEC come canale privilegiato per le comunicazioni con la Pubblica Amministrazione ma non erano previste sanzioni per chi non possedeva una casella PEC, con l’accelerazione verso il digitale a cui stiamo assistendo in questo particolare momento storico dotarsi di questo strumento diventa fondamentale non solo se non si vuole incorrere nelle sanzioni previste ma soprattutto per non rimanere indietro nella corsa verso la digital innovation.
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L’emergenza Covid-19 non è purtroppo finita e molte aziende in Italia sono state costrette a ragionare digitalmente